Cavalli nel Medioevo

Carlomagno e il papa Adriano I, miniatura di una edizione 1493 di Antoine Vérard.

Il cavallo montato da Carlo Magno, in visita a papa Adriano I, è un animale dal collo arcuato, testa fine ed andatura elegante.

I cavalli nel Medioevo differivano per taglia, corporatura e razza dal cavallo moderno ed erano, in media, più piccoli. Erano anche più centrali per la società rispetto alle loro controparti moderne, essendo essenziali per la guerra, l'agricoltura e i trasporti. Di conseguenza, si svilupparono tipi specifici di cavalli, molti dei quali privi di equivalenti moderni. Mentre la comprensione delle moderne razze equine e dell'equitazione è vitale per qualsiasi analisi del cavallo medievale, i ricercatori devono anche considerare le prove documentarie (sia scritte sia figurative) e archeologiche. Il destriero, il più noto dei cavalli medievali, evoca l'immagine d'un enorme animale rivestito di ferro, in coppia con il suo cavaliere in armatura completa, ma è una rappresentazione stereotipata che non riflette la realtà storica.[1]

I cavalli nel Medioevo erano differenziati non per razza ma piuttosto per uso. Ciò li ha portati ad essere descritti, ad esempio, come "cavalli da guerra" e/o "cavalli da carica", "palafreni" (cavalli da sella/passeggio), cavalli da tiro o cavalli da soma. In alcuni tali se ne identifica la provenienza, per esempio i "cavalli spagnoli", ma non si sa se ciò si riferisse a una o più razze. Un'altra difficoltà deriva dalla flessibilità delle lingue medievali, con diverse parole usate per indicare la stessa cosa o diverse cose indicate dalla medesima parola: ad esempio "corsiero" e "caricatore" sono usati in modo intercambiabile anche nel medesimo documento per indicare il medesimo cavallo; un poema epico può parlare in modo sprezzante d'un ronzino mentre un altro ne elogia abilità e rapidità.

Significativi progressi tecnologici nell'equipaggiamento equestre, spesso introdotti da altre culture, consentirono cambiamenti significativi sia nella guerra sia nell'agricoltura del Medioevo: per esempio i design migliorati per la sella ad albero massiccio; la staffa; il ferro di cavallo e il collare da cavallo.

Di conseguenza, le ipotesi e le teorie sviluppate dagli storici non sono definitive e su molti temi, come l'allevamento o la taglia del cavallo, infuria ancora il dibattito, e per comprendere l'ampiezza dell'argomento è necessario consultare diverse fonti.


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